Mese

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István Vadai

Absztrakt

Álla pagina 483 del Döbrentei-kódex (1508), codice manoscritto di lingua ungherese, si legge una favola in forma di indovinello {aenigmá) di sei righe. Si tratta di un ritmo, gia pubblicato fra i monumenti linguistici medioevali ungheresi. La soluzione deU'indovinello non é stata perö oggetto di studí approfonditi. Nel codice il ritmo segue il Cantico dei cantici (Canticum canticorum), dunque non sorprende forse che l'enigma si riferisca a Gesü quale sposo celeste. Poiché i codici in ungherese venivano spesso allestiti per religiose che non conoscevano il latino, anche il testo in questione potrebbe essere stato pensato per una lettrice. Ciö spiega perché in esso la figura di Gesü venga disegnata conjratti di levita e finezza quasi femminili, e come egli sia paragonato alle figure bibliche di Ester e Giuditta. Nella poesia si realizzano gli elementi stilistici della divina dulcedo. - II saggio vorrebbe dimostrare come Pedizione di un testo sia al tempo stesso anche l'interpretazione di esso. Non possiamo trascrivere, fissare e pubblicare correttamente un testo, se nel frattcmpo non lo interpretiamo, e con esso il suo contesto (in questo caso il codice), tentando poi anche di studiarlo in relazione con altri codici. Poiché il testo della Fuvola e quello della traduzione del Cantico dei cantici che la precede mostrano relazioni con il testo del Könyvecse az, apostolok cselekedeteiről (Libretto sugli Atti degli apostoli) del 1521, riteniamo che anche il Döbrentei-kódex, finora mai collocato in un'area precisa, sia stato allestito nell'ambito dell'Ordine dei domenicani e, presumibilmente, per le suore domenicane residenti sulPIsola Margherita.

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Hogyan kell idézni
Vadai, I. (2006). Mese. Acta Historiae Litterarum Hungaricarum, 29, 261–274. Elérés forrás https://ojs.bibl.u-szeged.hu/index.php/ahlithun/article/view/22663
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